Figlio di una ragazza napoletana (Anna Senese) e di uno statunitense afroamericano della Carolina del Nord (James Smith), soldato della 92nd Infantry Division, rischierato nel capoluogo partenopeo in seguito allo sbarco di Salerno, il quale dopo due anni abbandonò la famiglia per ritornarsene negli Stati Uniti. Senese cresce, seguito dal nonno Gaetano, nel quartiere napoletano di Miano, dove ha sempre abitato.
Il giovane James fin da piccolo assorbe le sonorità dei dischi che i militari americani avevano al seguito durante il secondo conflitto mondiale, in cui swing, boogie woogie e Glenn Miller la fanno da padrone, ma ascoltando un disco di John Coltrane resta affascinato dal suono del sax, che la madre gli regalerà all’età di dodici anni, iniziando giovanissimo la sua carriera di sassofonista.

Nel 1961, insieme a Mario Musella e ad altri amici, a Terzigno fonda il complesso di Gigi e i suoi Aster. Nel 1963 James e Mario con Vito Russo formano la band de Vito Russo e i 4 Conny, in cui Russo è alla voce, al pianoforte e alle chitarre, Senese al sax, Mario Musella alla voce e al basso, alla chitarra e Ino Galluccio alla batteria; questo complesso inciderà alcuni 45 giri per la King, l’etichetta di Aurelio Fierro.

Il sodalizio con Mario Musella prosegue nel 1965 quando, unendosi a Franco Del Prete, Luciano Maglioccola, Elio D’Anna e Giuseppe Botta iniziano l’avventura degli Showmen facendo delle cover di Otis Redding, James Brown e Marvin Gaye. Incidono un lp, The Showmen, e diversi singoli, portando al successo Un’ora sola ti vorrei, vincitrice al Cantagiro 1968. La band si scioglie quando Elio D’Anna fonda gli Osanna e Mario Musella decide di intraprendere la carriera da solista. Senese e Franco Del Prete si uniscono ad altri musicisti e nel 1972 formano una nuova band chiamata Showmen 2 che incide nello stesso anno l’lp omonimo.

Insieme all’amico batterista Franco Del Prete, nel 1974 fonda i Napoli Centrale, un gruppo che si allontana dal genere rock progressivo, per comporre pezzi di jazz-rock dalla forte connotazione popolare su testi in dialetto. Il primo singolo Campagna registra un buon successo, seguito dall’omonimo primo lp della band composto da sei brani dello stesso genere del singolo.
Negli anni, tra i musicisti che hanno fatto parte della band, occorre ricordare il tastierista statunitense Mark Harris, il bassista inglese Tony Walmsley, Savio Riccardi, Joe Amoruso, Ernesto Vitolo, Walter Martino, Agostino Marangolo e Pino Daniele che nel 1978, agli esordi della sua carriera, fu ingaggiato dalla band come bassista.

James Senese nel 2017, fotografato da Augusto De Luca
Ed è proprio con Pino Daniele che James Senese, insieme con Tullio De Piscopo, Rino Zurzolo, Joe Amoruso ed Ernesto Vitolo va a formare il supergruppo che segue il cantautore napoletano, collaborando nei dischi d’esordio; questi musicisti tornarono a suonare insieme per l’incisione dell’album di Daniele Ricomincio da 30, pubblicato nel maggio 2008.
I Napoli Centrale si scioglieranno nel 1983, anno che sancisce l’inizio della carriera da solista di Senese, per ricomparire sulla scena musicale nel 1992.
Appunto in quell’anno incide il suo primo lp James Senese. Tra i vari lavori da segnalare il disco Hey James del 1991, in cui Senese omaggia suo padre James Smith. Album di successo, inoltre, Zitte! Sta arrivanne ‘o mammone del 2001, che si avvalse di importanti collaborazioni, come Enzo Gragnaniello, Lucio Dalla e Raiz, nel 2011 gli viene assegnato il premio Armando Gill alla carriera, mentre bisogna attendere il 2012 per il nuovo album È fernuto ‘o tiempo.
Parallelamente alla carriera da solista prosegue la sua attività con i Napoli Centrale, con cui incide diversi lp, incidendo i lavori del nuovo millennio con l’acronimo JNC.
Tra il 2015 e il 2016 con la band fa oltre 180 concerti in tutta Italia con qualche puntata all’estero, incidendo nel 2016 il nuovo album ‘O’ Sanghe con il ritrovato Franco Del Prete collaboratore ai testi. L’album vince la Targa Tenco come miglior album in dialetto.

Nel maggio del 2018, per i suoi 50 anni di carriera, esce il doppio live registrato al Teatro Tasso di Sorrento e nello stesso anno sperimenta una trasposizione dei suoi brani con il gruppo vocale dei Soul Six.

Nell’estate del 2021 presenta nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, il suo ventunesimo album James is back.

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